Il segreto professionale salva gli atti riservati dalla verifica del Fisco

  • 25 Marzo 2019
  • Il Sole 24 Ore – Antonio Iorio

Verifiche fiscali. Se i controllori chiedono di esaminare atti e documenti che contengono informazioni riservate il professionista può opporre il segreto professionale. A quel punto la verifica può proseguire solo con l’autorizzazione del giudice. E’ bene ricordare che il professionista deve per legge coprire le notizie riguardanti i propri clienti. L’articolo 200 c.p.p. afferma che i professionisti non possono essere obbligati a deporre su quanto hanno conosciuto per ragioni legate alla propria professione. La violazione è punita penalmente. Il segreto professionale impedisce l’esame dei documenti e l’acquisizione di notizia da parte di terzi. Come già anticipato, di fronte al segreto professionale i verificatori possono procedere solo dopo il rilascio dell’autorizzazione a procedere della Procura della Repubblica. Contro il via libera del pm la Cassazione, con la sentenza 8587/2016, riconosce solo il ricorso davanti al giudice ordinario.


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